lunedì 18 febbraio 2008

Il metodo "Grillozen"

Siamo qui di nuovo a commentare un post di Grillo, purtroppo.
Questa volta Grillo propone il metodo "Grillozen" per comunicare con una realtà più vera... esminiamone i punti uno ad uno:

1. Rovesciare l’informazione nel suo opposto (esempio: gli inceneritori non hanno effetti sulla salute = gli inceneritori causano tumori)

Il primo punto è proprio il più grave, e dimostra ciò che molti già vanno affermando da tempo: la comunicazione di Grillo si basa sul manicheismo che, per sua natura, è cieco.
Per Grillo basta "andare contro", senza guardare di volta in volta contro cosa si stia andando.

Seguire un dettame del genere è quasi più distruttivo che farsi abbindolare dal potere: al posto della critica si mette un inversione di segno (il più diventa meno e viceversa) e questo semplice applicare la formula x=-y viene preso, da chi la applica, per spirito critico.

Almeno l'italiano "non grillino" non pensa neanche di avere uno spirito critico, semplicemente se ne frega di tutto ciò che va oltre il giardino di casa sua.


2. Immedesimarsi nei mentitori di professione partendo dai casi più semplici per arrivare ai più complessi. (esempio: ascoltare 100 volte il discorso di Mastella in Parlamento in difesa della moglie Sandra agli arresti domiciliari). NB: La tecnica comporta dei rischi: iniziare subito con lo psiconano può essere fatale.

Chiaramente una battuta, ed ha i suoi fondamenti. Il problema è che per applicarla si devono avere informazioni sul "mentitore" in modo da rendersi conto di quali scopi "nascosti" possa perseguire nel comunicare con noi.
Lo stesso grillo a capo del post mette un video con Travaglio che sbugiarda berlusconi e veltroni su molte sparate nelle loro serate vespiane.
Ma Travaglio può avanzare a ragione quel mucchio di critiche in quanto, per professione e per bravura, possiede un'infinità di informazioni che il cittadino medio non possiede.

Quindi altra "tecnica" che potrebbe essere usata male, e quindi accecare ulteriormente le capacità critiche di chi segue grillo.


3. Leggere un programma elettorale a caso ad alta voce senza sghignazzare davanti allo specchio alla luce di una candela. (esempio: il contratto con gli italiani o i 208 punti dell’Ulivo).

Battuta ok, può passare.


4. Pensare sempre per il peggio. Chi pensa peggio non teme sorprese. Può vivere tranquillo. Che altro gli può capitare?
(esempio: lo Stato farà bancarotta. I titoli di Stato saranno congelati. L’Italia uscirà dall’euro e i nostri capitali saranno polverizzati)

Ottima ricetta per fottersene dei problemi, tanto va sempre meglio del previsto....

Non è proprio questo il problema degli italiani che si lamentano giusto per peggiorarsi il mondo a parole, per poi accontentartsi nella realtà fattuale?


5. Chiedere a degli amici di immobilizzarci davanti alla televisione con gli occhi aperti da pinzetta come nel film: “Arancia Meccanica”. (esempio: selezionare i programmi di informazione con Ferrara, Riotta, Fede, Feltri, Mazza, Vespa, Mentana)

Battuata analoga alla 3.

6. Leggere la propria busta paga e confrontarla con quella di qualche anno fa. Ripetere l’esercizio con lo scontrino della spesa. E’ di aiuto ascoltare Tremonti, Brunetta e Visco in sottofondo.

Si, ok. E poi come ci muoviamo per riprendere questo potere di acquisto?
L'argomento è assai complicato, difatti grillo non ha mai fatto proposte fattuali in proposito.
Nè saprei farne io.
Una ricetta sarebbe la crescita economica + politiche volte ad un'equa redistribuzione della nuova ricchezza prodotta + abbassamento della pressione fiscale (conseguente ad un'ottimizzazione della spesa pubblica).

A parole lo appiamo tutti, nei fatti c'è bisogno di un mutamento a livello di sistema, di una rivoluzione culturale.
Le rivoluzioni poi, sono sempre un rischio: non è matematico che ne venga fuori ciò che ci si era prefissi, spesso viene fuori l'opposto.
Di qui il lento degrado che affrontiamo da decenni, non credo se ne verrà fuori.

Beato Grillo e chi, come lui, può trarre profitto da una situazione del genere.

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